mercoledì 29 settembre 2010

1000 e non più di 1000

Dopo 10 anni con lo stesso stipendio
il mio attuale grande capo mi concede l'aumento.

Mancava solo una gigantesca scoreggia (al napalm) su Montecitorio
e questa giornata sarebbe stata MEMORABILE.

martedì 28 settembre 2010

l'eccezione

Che se anche tu avessi 
tutti i piedi di un millepiedi,
non mi spaventerei
di rimettere a posto tutte quelle scarpe.

Ma rammendare i calzini, no, però.

domenica 26 settembre 2010

il destino e il cordone

Di tanto in tanto, passo il sabato sera a casa, evitando locali affollati, muretti e murazzi, strisce di polveri sottili e sottilissime (perchè io non faccio uso di droghe in polvere se non in cucina, ma conosco i miei polli, e la visione delle abitudini del luogo ancora è legale e abbastanza inevitabile), alcol a fiumi, chiacchiere che in quel "di tanto in tanto" mi soffocano.
Io amo il mio silenzio, in quei momenti.
E scopro nuove cose.
Perchè finisco col guardare SuperQuark.. 
La famiglia Angela. Diomio, quelli sono stati ovunque, conoscono chiunque, hanno risposte a enigmi storici scientifici medici e quant'altro. Giacobbo, in confronto,  a quei due gli fa una pippa così!
Ieri sera, per dirne una, ho imparato che gli Aztechi avevano tante e interessanti usanze.. una per tutte, al momento del parto, il cordone ombelicale del neonato veniva conservato e, se nasceva una femmina, veniva seppellito di fianco a un focolare, se nasceva maschio, veniva sepolto in un campo di battaglia.
Per indirizzare al meglio il suo destino.
Certo, ora come ora, posso pensare che fosse un modo un tantino chiuso di stabilire i ruoli uomo-donna, ma nessuno può negare che erano altri tempi e non credo ci fosse molto di diverso da fare. Qualche sacrificio umano, due o tre battaglie, una battuta di caccia, pranzo, cena, semina, raccolto e consultazione del calendario.
Si, poi anche loro si drogavano, ma non stiamo a guardare il pelo nell'uovo.
Se solo avessero saputo che arrivava Cortez a rompergli i marroni, si sarebbero buttati da subito nel narcotraffico. Sto divagando, lo so.
Arrivo al dunque.
Alla fine della puntata, mi sono chiesta se certi rituali siano stati applicati anche qui, in passato; io voglio, io pretendo oggi di riuscire a  capire da dove sono usciti fuori certi personaggi e perchè le loro vite hanno imboccato proprio quella direzione.
Esempi. Quando è nato Minzolini, il suo cordone sarà finito per sbaglio tra le esche per andare a pescare.
Borghezio? metti che la mamma fosse una distratta, ha posato il cordone in frigo e poi, confondendolo con gli avanzi della trippa della  domenica, l'ha dato da mangiare al maiale (perchè sicuro che c'è un maiale nella vita e anche nel giro vita di Borghezio).
Quello di Capezzone è stato usato per giocare ad "attacca la coda all'asino". 
E Cota? No, io non ce l'ho con lui personalmente, ma un po' come succedeva col mio ex titolare, fa uscire la bestia che è in me. Non riesco a  considerarlo governatore di qualcosa che sia più grande di un chicco di riso.
Nel suo caso mi sono venute in mente due alternative: che il suo cordone sia finito tra le scorie di una centrale nucleare, perchè solo così si spiega tutto.
O che la mamma gliel'abbia lasciato stretto stretto intorno al collo.
Ma comunque non abbastanza stretto.

venerdì 24 settembre 2010

amanti su misura

Aveva preso male la misura.
Strano, perchè io sono preciso che a momenti misuro il dentifricio che stia giusto sullo spazzolino.
Forse che quando ha preso la misura, stava di profilo. 
Si dormiva come pupi.
No, anche piegando quel braccio, non ci stai.
E' che dovrei proprio tagliartelo il braccio.
Ti stai agitando un po' tanto.

Ok. Devi star ferma, altrimenti non riesco a infilarti nell'armadio.

martedì 21 settembre 2010

tic, senza noccioline

Quando affiora la consapevolezza che cambiando giusto un paio delle scelte fatte in passato, tutto avrebbe preso sapori e colori "diversi", un po' mi tremano le gambe.
Quando mi ricordo che "diversi" non vuol dire necessariamente migliori, quasi quasi sorrido.
Quando penso che sto preparando la vita da abitare da oggi in avanti, mi brucia l'occhio sinistro.
Quando faccio un bilancio di queste stronzate, e mi formicola il sopracciglio, sono convinta che è ora di bere un negroni.

lunedì 20 settembre 2010

hai visto il topo?

Conversazione su skype

Raffaela: mi sa che ginetto ha preso un topo
luce: davvero?
Raffaela: aiuto
luce: ma dov'è scusa?
Raffaela: sì l'ho visto passare qui in camera con un animale in bocca
nn ho il coraggio di guardare
luce: non farglielo tenere.. che schifo!!
Raffaela: ora è in bagno
Raffaela: aiuto
luce: prendi la scopa!!!
Raffaela: è un uccellino
mi sa.. l'ha devastato
luce: o madonna.. CHE SCHIFOO!
Raffaela: nn so
Raffaela: mi fa schifo
luce: ma è vivo ancora?
Raffaela: nono nn è vivo
era già morto quando l'ho visto. Tutto insanguinato!!
luce:buttalo sul balcone con la scopa.
Raffaela: è in bagno

luce: ci sei? Raffi? Raffi???

fragorosa risata

Raffaela: erA UN PEZZO DI COSTATA
AL SANGUE
luce: ma dove l'ha presa????
Raffaela: al ristorante qua sotto.. che tipo!
luce: beh, così non paga il coperto...

domenica 19 settembre 2010

beatitudine

Questo cielo nella stanza mi ricorda qualcosa. 
Il viola che vibra nell'armonica che suona, con l'organo sull'albero e l'infinito più blu delle mille bolle blu.
Canta canta e, Teresa, ti prego, non sparare, che sei proprio senza fine.
E chiudi quella cazzo di finestra, che l'estate è finita, dai, veniamo, in pace.

Fratello caramello l'hanno arrestato l'altro ieri sera, c'è poca poesia in questo perchè invece la pallina (persa ahimè sotto casa tua) Nigeria  ancora non l'ha trovata.
I bambini sul balcone han provato, chiamato, sussurrato
"Mamma, quelli han perso la pallina.." Sì, tesoro, dai entra dentro che c'è umido.
Cazzo di tossici!
Non ce l'avete una casa?
Il paradiso è in terra, perduto perduto.

Vieni qui vicino a me. Adesso te lo posso chiedere.
Ma non hai voglia di uscire? Li aiutiamo a cercare la pallina.
Adesso ti spiego una cosa..

venerdì 17 settembre 2010

ma tu chi sei? (certi incontri ti cambiano la vita)

Tre mattine di fila non si può sostenere.
Mi fissi.
Io passo, controviale opposto, tu sei sempre lì.. dietro la vetrina.
Mi fissi.
Non capisco se occhieggi ma hai l'aria simpatica.
Sorridi e mi fissi.
L'occasione non si spreca.
Attraverso, mi avvicino, sorridente, senza fissarti, aria distratta, chiudo l'ombrello, sbuco davanti alla vetrina. Eccomi!! Ho visto il futuro, io e te, alto, bello, slanciato e quando ti guardo bene da vicino.. tu chi sei? 
beh, ma te sei proprio una sagoma. E non tanto per dire.
'Na SAGOMA. Di cartone.
Merda.

mercoledì 15 settembre 2010

Tempo (cloppete ma anche clappete)

Certe convinzioni ti restano dentro.
Tipo la metà opportuna
Tipo il cielo pesce-azzurro
Tipo il cuore di mamma
Tipo il tempo.
E' inutile pensarci troppo, tanto invecchierò con stile.
Insomma, finchè il mio cervello ci sta e lascia scorrere e non si fissa sui limiti, io so che non marcisco.. il corpo reagisce di conseguenza, fino a un certo punto, poi cederà, lui sì, cederà al compromesso. Ma da solo.
La mia testa molto dopo. Forse mai.
E anche il cuore indurito, a che serve? Si riempie solo di piccole crepe e non è bello nemmeno da ascoltare.
In effetti, è fondamentale che io "conservi di marmo le chiappe e non il cuore" (cit.); quello si è ripreso il suo spazio, solo leggermente spostato, ma batte ancora e parecchio.
Le cose che mi mancano, lo fanno solo per un vago addolcito ricordo.

sabato 11 settembre 2010

Io non so

Questo non è un blog di cinema
nè di musica
nè di recensioni letterarie
nè di satira
nè di cucina
nè erotico
nè scientifico
non è un diario
Che cazzo di blog è allora?

Mi è scesa la uallera al momento e quando quella scende, mi sale la cattiva e se mi sale la cattiva, perdo la fantasia.
Le notti diventano lunghe, il materasso troppo largo, pieno di foglie sparse e sono pigra, fisicamente pigra; tutti i pensieri che ho in testa si accavallano uno sull'altro in un tempo così veloce che non voglio scriverli.
Creano lo stesso fruscìo delle foglie e fanno pendant col letto.
Capite?
Sono mossa da quello che vorrei definire sano egoismo.

Ho deciso, stimolata dal mio stato emotivo, da questioni personali e dalla strana piega che prendono gli eventi, che questo è un blog SPALMABILE.
Sono stiracchiata.
E mi sospendo.. io il tempo non lo so, anche se possiedo solo quello, nella misura in cui lo sfrutto finchè c'è, nell'ignoranza del sapere quanto ne avrò.

Chissà.

giovedì 9 settembre 2010

Lame

  quantità insospettate/insospettabili
di coltelli
affilati
lucidi
e arruginiti vicino al manico
seghettati e appuntiti
Mannaie, mezzelune, scimitarre, asce
che rumore fanno
se le agiti nell'aria
a un palmo dal mio naso
o se le lanci, veloci..?
sssibilano
Taci, per favore.

lunedì 6 settembre 2010

Non so come hai fatto...

Avevo visto nuvole.
Ne ho scritto qui.
E lei, fatina, ha seguito il delirio.
Proprio come le ho viste io, senza averne prima parlato.
Empatia.
Grazie

domenica 5 settembre 2010

Berta e Saverio

Lui sonnecchia, quasi annoiato.
Se ne sta acciambellato sul divano a leccarsi con veemenza;
d'un tratto addrizza le orecchie,
perchè sa che lei sta arrivando.
Lei prima era sul letto.
Poi si tira su, stiracchia le zampe e gli zompa di fianco, addosso, puntellandolo e abbracciandolo.
Si fa fare la toeletta, smorfiosa gatta pigra e indolente.
E lui ci sta, un po' per piacere, un po' per prepotenza.
La lava, la lava. Si tiene addosso le zampe, si fa spingere e abbracciare.
Pur di leccarla.
Non conoscono mediazioni.
Sono morsi e soffi quando è ora di allontanarsi.
Per tornare alle posizioni di partenza e ricominciare a giocare.

Invidio questo loro rapporto di esclusiva comprensione superficiale.

mercoledì 1 settembre 2010

No, così non va bene..

Ok. La mia mente è già instabile e precaria.
Faccio sempre la figura di quella che ha la testa per aria perchè, nei discorsi, a volte mi assento..
Non lo faccio per maleducazione, capitemi.
Sono PROPRIO COSI'.
E me ne faccio un vanto, che diamine. Percorro mondi paralleli che conosco solo io con persone che invito io e gente interessante, come dico io.
Sento anche la musica a volte.
E soprattutto sogno di preparare le tagliatelle.. ma questo è un altro discorso.

Il punto ora è:
va bene che questo posto qui è irreale come gli altri, va bene che sono abituata e ormai non ci faccio più caso, va bene che sono sempre tollerante e gentile ed educata ma puttanalarana (e Queen B mi capirà se la cito) non azzardatevi mai più a scrivere commenti, farmeli leggere e cancellarli mentre io sto pubblicando la risposta.
O se proprio dovete farlo, vi prego, donatemi delle sostanze psicotrope prima.
Che almeno mi rimanga il dubbio di essere pazza sul serio.

Grazie
Vi amo, comunque. O forse no. Boh, ci penso e vi mando una mail.