domenica 27 settembre 2015

d'io

Sono una guardona, lo ammetto.
Piuttosto che occupare il centro di una scena, preferisco osservare dai bordi tanto al margine da rasentare la trasparenza. Poi m'incazzo se qualcuno non mi nota, però questo fa parte del carattere "non bello". Ma credere di esser perfetti lo lascio ad altri, come peccato.
Che poi non è questa gran confessione, ma anche da bambina, quando ero sulla strada per cominciare a credere in qualcosa/qualcuno di evanescente immanente onnipotente e trino,  ho fatto fatica a farmi piacere la confessione più di altri sacramenti, perchè non trovavo peccati abbastanza significanti da confessare.
O perchè trovavo assurdo raccontare a un intermediario quello che il suo capo doveva già sapere, da onniscente; cioè, se io fossi dio, a parte rendermi conto di aver creato una razza a tratti disgustosa, ipocrita, egoreferenziale e piena di pregiudizi, troverei la mia più grande soddisfazione nello sbirciare la vita di tutti. Da trasparente che però si fa notare con apparizioni su macchie di muffa.
Li scoverei da me i peccatori, ed essendo dio dovrei adoperare la mia giustizia (unica e incontrovertibile) da solo, altrimenti onnipotente stocazzo.

giovedì 17 settembre 2015

Beata 'gnoranza



Non me le dite tutte 'ste cose che sapete. 
Perché sono smozzichi, abbreviazioni, riassunti di Bignami, avrebbero detto quelli che li avevano i Bignami, col Reader’s r Digest, a comporre lo spazio Wikipedia della libreria.
Non per offendere Wiki, dopotutto è l'infarinatura del sapere, la crosticina della cotoletta, la pastella della tempura, tutte versioni 2.0 del "fritto de nonna" che  però puntava sulla quantità, non sulla qualità. 
Faceva male, ma non l’hai mai saputo, almeno fino alla fine degli anni ’80.
Adesso ci vuole maestria, pare che puoi friggere ogni cosa  ed è leggera, c’è l’olio apposta, il fritto che va in forno, i solo 0,1% di grassi; ne mangi e non fa male. Ma se sei come me, hai ancora fame e vai avanti e ti prepari ad altro, come col sapere. 
A meno che tu non sia da nonna e non c’è speranza.
Ora c'è chi sa tutto, lo scrive e io  leggo e ci credo, perché è bastato un click s’è aperto il link ho controllato i feedback, e io penso d’allargarmi e immagazzino, occupando inutilmente lo spazio libero sul disco. 
Comunque da poco ho scoperto che se la nozione/il ricordo è inutile, presto la potrò eliminare con una rapida smussata alla cresta del dendrite (l'ho letto su un blog ripreso dall’ Huffington post che l’ha preso da Nature – col link sul link, e si rincorrono).
Per adesso pare funzioni sui topi, e me lo chiedo spesso, ma che c'avrà da ricordare un topo che non gli è utile?