venerdì 7 maggio 2010

Spritz di vitalità

"Troviamoci sui tetti..."
adesso che ha smesso di piovere e le due belve di pelo hanno smesso col sumo in camera, prenderei la scala della botola sul soffitto e farei un giro.
Magari non si vede un bel nulla di nulla, magari il rumore delle macchine è fastidioso, magari si sente anche odore di asfalto. O peggio di discarica, che tanto quella si vede sempre e, a un occhio inesperto, può pure sembrare romantica quella collina verde in lontananza, poi strizzi l'occhio e noti le luci gialle lampeggianti e ti viene da pensare agli U.F.O. Poi ci pensi bene. No, solo AMIAT, raccolta rifiuti.
Questa era la zona di confine, negli anni '60, a sentire mia nonna che abita qui da 50 anni, intorno c'erano solo prati e pantegane grosse come gatti. Passava la littorina per le valli di Lanzo e la ferrovia segnava la fine di un quartiere e l'inizio di un altro, quello che poi è diventato malfamato, quello dei tossici, quello delle Iacp, dei casermoni dove c'era lo spaccio da un balcone all'altro.
L'appartenenza al territorio ti "faceva" emarginato per circostanza.

Io la signora che abitava al primo piano me la ricordo ancora. Piccola, grinzosa e dispettosa.
A 80 anni ancora non voleva saperne di comperarsi la lavatrice "tengo pavura.. " diceva, obbligando il figlio 50enne a farle tutto il bucato a mano. Lui, becchino comunale, un'aria cupa e stanca, l'avevo visto solo e sempre vestito di nero, bianchissimo di pelle, quasi traslucido.
Qualche anno fa, lei nel sonno se n'è andata.
Dopo 2 settimane, lui scendeva dalle scale che sembrava Magnum P.I., con una camicia floreale stile hawaiano, andava al bar con gli occhiali da sole e un sorriso ebete. Abbronzatissimo.
Mai dire mai.

14 commenti:

  1. mai dire mai infatti. Vedrai che un giorno i gatti passeranno dal sumo al più elegante tai-chi e quella discarica diventerà un rinomato campo da golf dove grassi ciccioni passeggeranno respirando a pieni polmoni, vantandosi di stare all'aria aperta, con le loro mogli, pantegane truccate e rifatte.

    RispondiElimina
  2. La vita è una scatola di cioccolatini e non sai mai quale può essere quello ripieno di Spritz.

    RispondiElimina
  3. ..dai diamanti non nasce niente..dai rifiuti può nascere un fiore...

    RispondiElimina
  4. Che tuffo al cuore: anche se probabilmente parli di Lanzo d'Intelvi mi hai fatto pensare a Lanzo Torinese, dove nacque la mia dolce madre che adesso non c'è più. Oggi era (è!) il suo compleanno. Che strane coincidenze. Tanti Auguri, mamma.

    RispondiElimina
  5. marziano@ si si.. ma sono più buoni quelli con la grappa.. :)
    chica@ vero sì!!

    RispondiElimina
  6. Un bel quadro di parole, ricco di colori sbiaditi dai ricordi o dalla realtà bitume di un'evoluzione locale tipica delle città italiane.

    Ma su tutto... perdona la franchezza che stronca la poesia... la mamma stronza del becchino è impagabile!!!
    ;-)

    RispondiElimina
  7. vetro@ messa lì come un gioellino, direi. Ciao caro!!!

    RispondiElimina
  8. troppe strade sono come una strada.
    in-vi :)

    RispondiElimina
  9. Anche lui teneva pavura, pavura vvera...

    RispondiElimina
  10. UUU Sì aspetta che sdereno la grata...qui è un attimo...sogni d'oro :))))

    RispondiElimina
  11. bagnetto@ adesso però, va mooolto meglio..
    sblog@ la comodità della mansarda. Tocchi il cielo con un dito!

    RispondiElimina

Ricorda: "Ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai niente. Sii gentile. Sempre". Poi lèvati dalle palle.