lunedì 6 settembre 2010

Non so come hai fatto...

Avevo visto nuvole.
Ne ho scritto qui.
E lei, fatina, ha seguito il delirio.
Proprio come le ho viste io, senza averne prima parlato.
Empatia.
Grazie

9 commenti:

  1. Che meraviglia...
    Complimenti a entrambe :)

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  2. bentornata luce:)i tuoi deliri sono magnetici più di un bosco in autunno,tu sei istinto. :-)

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  3. carini che siete..
    luca@ :)eccoti!

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  4. Vanno
    vengono
    ogni tanto si fermano
    e quando si fermano
    sono nere come il corvo
    sembra che ti guardano con malocchio

    Certe volte sono bianche
    e corrono
    e prendono la forma dell’airone
    o della pecora
    o di qualche altra bestia
    ma questo lo vedono meglio i bambini
    che giocano a corrergli dietro per tanti metri

    Certe volte ti avvisano con rumore
    prima di arrivare
    e la terra si trema
    e gli animali si stanno zitti
    certe volte ti avvisano con rumore

    Vanno
    vengono
    ritornano
    e magari si fermano tanti giorni
    che non vedi più il sole e le stelle
    e ti sembra di non conoscere più
    il posto dove stai

    Vanno
    vengono
    per una vera
    mille sono finte
    e si mettono li tra noi e il cielo
    per lasciarci soltanto una voglia di pioggia. (FDA)


    meglio di così... non saprei dirlo

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  5. it@ hai usato le parole migliori. Quelle di un poeta..
    gaia@ saranno gli anni di assidua frequentazione. O quelli di assidua dispersione. Che dici?

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Ricorda: "Ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai niente. Sii gentile. Sempre". Poi lèvati dalle palle.