domenica 4 dicembre 2011

nebbia

Se ne stavano alla fermata del 68, quei due, marito e moglie, 
con una valigia, in mezzo alla nebbia.
Lui pareva nervoso, come solo può esserlo un uomo del sud. 
In più sgrammaticato, ma soprattutto nervoso.
Lei, parlava, ma era una litania sottovoce, come un rosario.
Io poche cose ho capito, drammi di famiglia, 
per ragioni irragionevoli, spiegazioni inspiegabili, faide incomprese.
Lei mormora un lamento, lui passeggia irritato, si gira e le dice:
"..questa volta così, un'altra volto.. scendo. 
Perchè chi la porta, lo prende.
Stavolto scendo e glielo dico, quattro."
Mi chiederò tutta la notte, nella nebbia, che faccia fa uno che gli dici "Quattro".

14 commenti:

  1. Se sei un ginecologo, stuporosa.

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  2. estrapolando possono essere 4 parole, tanto di più non riesce ad allineare...

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  3. quanti drammi a quella fermata lì, del 68...
    mi ricordo, sì eravamo proprio nel 68 e stavamo fermi lì alla fermata in attesa del 68 che non passava mai, quando chi ti vedo avvicinarsi nella nebbia, sì era proprio lui fracatz, il grande fracatz, con quella sua camminata lenta, prudente, cribbio facemmo noi, .....
    (segue)

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  4. ahah, davvero gustosa... ma ha detto davvero anche "un'altra volto" o è un refuso? :-))

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  5. E non hanno mai parlato di melanzane???? Impossibile!!!!

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  6. fracatz@ non c'era la valigia in quell'occasione.. (aspetto)
    zio@ :D te l'ho già spiegato una volto. :))
    conte@ mulagnane. Non è più stagione (se escludiamo il sottolio e sottaceto)

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  7. Credo ci fosse da restar più svegli a proposito di quel "lo prende".

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  8. m'hai fatto ridere di gusto… sono orgogliosamente terrona e quelle frasi le sento spesso. Sono così legata ad esse e a quel suono pieno che ha 'quattro' che se dovessi allontanarmi da questa terra (come è già successo in passato), rimarrei sveglia ad immaginare di sentirmele dire! XXXXD oddiuuuuu riderò fino a domani! *

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  9. marziano@ qualcosa sfugge sempre...
    petrolio@ non dirlo a me. Son cresciuta con quel dialetto nelle orecchie; sentirlo (e parlarlo) mi ricorda i miei nonni.

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  10. ma infatti, piccola, in quell'occasione la valigia non c'era, ma solo i due piccioncini, timorosi, chissà cos'avrebbero dato per evitare quell'incontro in quella fitta nebbia con quell'uomo che si andava avvicinando con i baveri del trench bianco rialzati,
    speriamo che sto cazzo de 68 passi, mormorò lui
    ed infatti passò,
    nella ressa della gente lui riuscì ad infilare la moglie per prima, poi diede il passo ad altre casalinghe intabbarrate ed accaldate e balzò dentro tre o quattro persone prima dell'Uomo.
    Le porte si richiusero ed il bigliettaio
    (nel 68 ancora esistevano, perchè il bobbolo non era civilizzato)
    gridava "avanti c'è posto.... bijjetttiiii"
    passò lei e timida timida fa
    "lo prende mio marito di diietro"
    "avanti c'è posto.... bijjetttiiii"
    dopo un po' passa lui e deciso:
    "lo ha preso mia moglie davanti"
    "avanti c'è posto.... bijjetttiiii" continuava quel deficiente di un lavativo di un bigliettajo, ma per fortuna che sulla scena c'era lui il grande fracatz che avea sgamato tutto il movimento ......
    (to be continued)

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  11. come le racconti te le storie, fracatz :)))
    (to be obliterated, vai vai.. c'è posto)

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  12. L'importante è il senso, a patto che si capisca :)

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