giovedì 13 gennaio 2011

lascia la porta aperta, quando te ne vai

Una giornata bella come l'oggi, superficialmente afflitta da questioni e paturnie.
I pensieri sono aggrovigliati, sembra ieri che ho fatto un danno, oggi ero lì lì per aggiustarlo, ma la toppa ha ceduto causando una crepa, un'altra. I danni sono due, ora. Non riesco a pensare ad altro.  
Poi squilla il cellulare.
Ore 13.23.
Tutto si ferma. Si cancella il superficiale, la cervicale, e ogni altro piccolo-insidioso-inutile-contemporaneo-tormento d'amore e d'essere.
Mich è morto. Due notti fa. 
Particolari: assenti.
Salivazione: assente.
Si moltiplicano; telefonate, lacrime, perchè..l'ho sentito sabato.
NO sbagliato. Non l'ho sentito.
Abbiamo chattato, su skype.

Ora è rimasto il suo avatar, figurina tra le figurine, le sue parole ce le ho scritte qui, su questo schermo. Che mi ripete: cancella la cronologia, cancella la cronologia, cancella la...cancellala.
Stato-Non in linea
Ciao, Mich.
Io la tua risata non la dimentico, porca puttana. 

7 commenti:

Ricorda: "Ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai niente. Sii gentile. Sempre". Poi lèvati dalle palle.