giovedì 27 gennaio 2011

sghemba

Ho questo problema di pelle, che se non ti sopporto, a pelle, non ce n'è.
Mi sforzo di trovare lembi di conversazione,
senza annusare e senza sfiorare e quindi sembro una povera deficiente;
pur di rimanerti alla larga scavallo tavoli,
mi appiattisco contro i muri,
striscio raso terra e mi faccio piccola.
Ingombri tanto, non per la stazza,
è proprio il tuo essere che invade ostruisce impaccia, 
accupa - direbbe nonna, come il caldo afoso, non mi fai traspirare.
Accorcio le parole e mi arriccio come i capelli mossi al mare.

9 commenti:

  1. Diretta, semplice e...lapidaria (per rimanere in tema col precedente post) :-)

    RispondiElimina
  2. però i marlene nuotano nell'aria, provaci anche tu...

    RispondiElimina
  3. vaniglia@ tu sai che le mezze misure non fanno per me..
    ubi@ sto perfezionando il volo pindarico.
    giardigno@ ce l'ho nei capelli, quello. ;)

    RispondiElimina
  4. Ahia, qui qualcuno ti ha fatto dei torti. Mantieni la calma ; )

    RispondiElimina
  5. cervello@ Auto-badante. Anni e anni di pratica.

    RispondiElimina
  6. è sempre bello incontrare persone che chiedono e danno SOLO bianco o nero. Nel bene e nel male...:)

    RispondiElimina
  7. silvio@ capace anche di grigio, ma da lontano.
    E grazie :D

    RispondiElimina
  8. ti capisco, a volte vorrei uno spazio vitale con intorno una pelle di riccio

    RispondiElimina

Ricorda: "Ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai niente. Sii gentile. Sempre". Poi lèvati dalle palle.