martedì 31 luglio 2012

piccole cose di felicità (mia)

il gatto delle nevi



arcodoppio, giusto un attimo

figuranti


il gatto alla frutta
il gatto divano



nascondino


l'insonnia dell'alba

atterra



la parmigiana di melanzane


cuore di pietra rosa carne

martedì 17 luglio 2012

vattelapesca

Pesca dolce, pesca matura, pelle di pesca. Pesca noce o pesca pelosa? C'è sempre un dilemma.
Zucchero..  zucchero a velo o zucchero al velo?
Sciroppate/ sciroccate.
Poi mi permetto anche di stizzirmi col procreatore di questa stirpe, declinata femmina, quando sono fatta bipolare +
logorrea vs letargia, 
in microfrazioni di secondo. In cui riesco a prolissare senza prender fiato e subito a cadere nella più cupa ritrosaggine. Prolissare non esiste sul vocabolario, lo so, ma a me piace.
Nel mentre leggo i libri come scatole cinesi - ne inizio uno, a metà mi fermo e ne inizio un secondo, poco prima di finirlo sfoglio un po' il primo e ne apro un terzo, che concludo e poi, a scalare, secondo e primo. Mi sono piaciuti tutti, in particolare il quarto che è una mista dei tre, coi personaggi a caso, e presto diventerà un serialsogno a puntate, fine prevista autunno inoltrato.
Che non c'entra niente con le pesche.
Se fossi uno scooter, metti caso, sarei uno di quelli che hanno il bloster. Ma spesso mi perdo la chiave.

domenica 1 luglio 2012

qualcosa (cercasi Vandellas)

Ho ricucito i pensieri e non so se questo voglia dire "togliere le ragnatele" (Millefinestre, cit.) però ho messo al fresco la bottiglietta di succo svuotata e riempita con l'acqua di altomare.
Ogni tanto la stappo e basta, l'avvicino all'orecchio e sento sciabordare.
L'invenzione delle cose inutili ma innocue è stimolante.
Se sto immobile non lo sento il caldo, che poi non è tanto il caldo quanto l'umidità, lo sanno tutti, l'umidità slarga e annebbia, così resto sotto la doccia un po', un po' sul letto gambe in aria, un po' mangio le pesche con lo zucchero ed ecco pronti i consigli per l'estate di chi il mare ce l'ha solo nel frigo.
Mi preparo all'intervallo serale tra le 20.30 e le 22.15 variabili per chi se ne intende di calcio, il tempo di una rivoluzione senza scontri, ma soprattutto per tanti il tempo di una partita; io vado a giocare per strada, perchè preferisco il rock'n'roll e per me stasera, fino ai fischi dell'arbitro, la strada è dei piedi e delle bici e le auto stanno al massimo in una stretta pista carrabile.
La misura così sarebbe giusta e io me la prenderei, là, invece di. Insomma.
Summer's here and the time is right 
for dancing in the streets ..
It doesn't matter what you wear, just as long as you are there.