lunedì 31 maggio 2010

un giorno qualunque

Introducing the Dwights

di Janis Joplin



Ce l'avevo tutto lì nella testa il mio post di oggi, pensato e corretto.
Poi sul bus ho visto lei. 12 anni circa, capelli castani lunghi, occhi bellissimi, braccialetti argentati al braccio destro, una camicetta bianca con le maniche corte a sbuffo.
Lo sguardo perso, mentre la sua amichetta gesticolava e parlava ad alta voce.
E lei invece guardava fuori dal finestrino. Con gli occhi un po' lucidi.
Mi è venuta voglia di chiederle "Come ti chiami?".

domenica 30 maggio 2010

!astro-che??

Ho tentato di affidarmi all'astrologia.
Per il tempo massimo di due secondi.
Certe cose ho capito:
che se hai l'ascendente in discesa, sono cazzi
che se la quadratura della Luna con Venere è schiacciata ai vertici, diventa un rombo, e sono cazzi
che se hai il trigono Pesci-Cancro-Acquario dovevi nascere al mare o lavorare in pescheria ma se nessuna delle due cose si è  avverata, sono cazzi
che il lunedì, qualunque segno ha Marte in sestile, perchè mancano 6 giorni alla domenica, e sono sempre cazzi
che i Gemelli si accoppiano con la Vergine come il lupo con le pecore, e sono cazzi per le pecore ma anche per la vergine
che l'ora di nascita è importante come avere un amico nella guardia di finanza, ma nessuno si ricorda mai di presentartelo. Sempre cazzi.
che i segni sono dodici, le persone un po' di più e se credi davvero che sia possibile suddividerle in dodici esatte categorie, hai perso la ragione.
Ma tu sei un astrologo.
E mò, so'cazzi..

sabato 29 maggio 2010

Solitaria

"Sarà poi vero che se ti soffio nell'ombelico ti si gonfia la pancia?"

Che potevo saperne dell'aria fresca, io?
Salendo, con gli alberi intorno, stavo in apnea per non perdere particolari.
Poi c'è un momento in cui credi di morire e i polmoni si liberano del sottovuoto, incameri ossigeno, vai in iperventilazione, a momenti svieni.
che il troppo è per poco
e non basta ancora
ed è una volta sola.
E la canto di nuovo.
per non respirare sempre solit'aria

Ovunque proteggi

di Vinicio Capossela

giovedì 27 maggio 2010

e sarà vero anche il contrario.

Irrazionale.
Che non sei.
Metodico, preciso, perfettino.
Tutto in ordine, schedato, rigorosamente programmato.
Che se perdi il filo, ti si rizza anche il pelo, quello perso e ..si sa, si perde il pelo ma non il vizio.
Quello è riposto, piegato e inamidato per le grandi occasioni.
Io, che ti farei..

mercoledì 26 maggio 2010

L'invenzione (del secolo, direi)

Siccome ho appena bevuto una Tennent's, mi piacerebbe raccontare di come è fatto il signor T, in carne e schiuma,rigorosamente immaginario, niente a che vedere col signor Moretti, granbaffo dei miei ciufoli.
..E sto nella fase inventiva, creativa, assolutamente psichedelica.
Rileggo un vecchio post, neanche così vecchio (ma l'alcool dà alla testa) e penso che sarebbe una gran cosa averci un aggeggio che ti spara una selezione di odori a tua scelta dritta dritta nel naso.
Invece delle cuffiette, 2 tamponi di misura da infilarti nelle narici, invece dei file mp3 o .wav o che stracacchio sono, file.snif
O-D-O-R-I
Selezionati, acerbi, grassi, dolci, corporei, quello che ti pare..
perchè esiste la distrazione per l'orecchio e non quella per il naso?
Insomma, io ho l'olfatto fino, se il cane della mia amica sgancia bombe letali in macchina, perchè non posso ovviare col mio..  col mio.. e come lo chiamo??
E non provatevi a fregarmi, ho già registrato il brevetto


Jesus Loves The Stooges

di Iggy & The Stooges

martedì 25 maggio 2010

se parlo in silenzio

E se quel silenzio mio fosse altro? inteso come -assenza di parole-...
Ci sono  colori,  volti,  pensieri e si rincorrono, si cercano, socializzano.
Si risvegliano suoni dentro, i neuroni ballano abbracciati e stretti, quel sorriso silenzioso che vedi è il vuoto che è pieno.
Io non riesco a scegliere cosa deve uscire, trasudare da lì, ogni selezione sarebbe parziale e incompleta.
Sta sospeso nei miei denti, nelle labbra inclinate e socchiuse, nelle sopracciglia a casetta , nella ruga orizzontale più visibile sulla fronte e in quelle due centrali perpendicolari, nella fossetta a destra, nella mano che sostiene la tempia, nelle ciglia lunghe che fanno su e giù, nelle gambe incrociate, nella schiena un po' curva e nei piedi spesso più vicini in punta..
Se parlassi mi sembrerebbe di dire nulla.
Pieno che è vuoto.

domenica 23 maggio 2010

uomo di polso & polso d'uomo

Amico mio, ma che hai fatto?
Prima, inconquistabile, irraggiungibile, impenetrabile.
Inviavi cenni ambigui per attirare l'attenzione, per tentare l'approccio, 1000 donne ai tuoi piedi, poi
no, io sono troppo libero troppo freeio gestisco la mia vita, meglio solo, indipendente, sono un uomo tutto d'un pezzo.
Non mi intrappolerai nella tua tela, voglio un amore che voli in alto, senza catene e costrizioni, non voglio consumarmi in una storia ammorbante. 
Preferivi il lavoro di polso, solitario, che non delude, non tradisce, non fa soffrire.
Eri un romantico narciso scorbutico sognatore.. 
Cosa è stata, distrazione o distruzione? Mi crolla un mito. Ammiravo il tuo polso e l'ho idolatrato, finchè ieri ho notato il braccialetto, non uno, erano due. Le tue mani legate, costrette, ammanettate, ma non era nessuno di quei giochi che avevi in mente..
La sanguisuga ti ha bloccato e tagliato la lingua, resettato i pensieri, tu apri la bocca ma è lei che parla (ventriloqua), fa un certo effetto. L'amour l'amour.
Come ti sei trasformato, mio inconquistabile uomo di polso.
Ma te, l'amore, come lo vedi?

Italyan, Rum Casusu çikti

di Elio e le storie tese

giovedì 20 maggio 2010

quello che c'è dopo

Uno spettacolare sorriso che sia una promessa mantenuta.
So che continuando a percorrere strade, da qualche parte si arriva.

Mousse al cioccolato con scorze di arancia candite.
E due dita di ratafià.

C'è un posto dove vorrei fermarmi più a lungo del previsto, mi stranisco nel sentirmelo dire.
Confido nel fatto che scapperò... il perchè, ho timore di saperlo.

What Sound

di Lamb

mercoledì 19 maggio 2010

rimozione coatta

8 zampe mi ha fatto tornare in mente di quando avevo 13 anni.
E andavo a catechismo.
Odiavo andarci così come all'oratorio, ma
1. mia nonna mi avrebbe presa a badilate,
2. mi piaceva uno degli animatori,
3. il frate che diceva messa, a noi chierichetti (facevo anche quello), ci dava l'ostia inzuppata nel vino.. 
Dopo la cresima ho parlato brevemente con la nonna e ho cercato di farle capire che i sacramenti importanti li avevo presi tutti (a parte matrimonio ed estrema unzione), quindi diventava superflua la frequentazione del luogo. E dopo lo schiaffone, che ricordo perfettamente, mi sono avviata mesta e pesta all'oratorio.
C'era sempre Gloria, la svanita che mi chiedeva "ma tua mamma non viene mai?" a cui dovevo rispondere "NO stordita, lo sai bene che sono orfana, non sta bene. Anzi, proprio a terra.. ahahha"
E la stronzetta di cui ho rimosso il nome che oltre ad avere tutte le barbie, la casa, la piscina e il camper, subaffittava le scuderie di Ken ai minipony. "Sai, per il mio quinto anniversario del -mi è caduto il dente- papi mi ha regalato.. la Barbiesposa. Lei e Ken sono fidanzati, sai?".. "SI, si ma dovresti provare a vedere se al piano attico Ken si sta sbattendo la barbieballerina, però"
Non ero molto brava nei rapporti sociali, forse.
Vero è che trattenere tutti questi pensieri non doveva farmi un gran bene, perchè un pomeriggio di un venerdì santo, dopo la mestizia e i vari incontri, durante le prove per la messa pomeridiana, inciampo nel saio del chierico di fronte, mi attorciglio nel mio e cado dritta dritta in terra, spargendo incenso santo per tutta la navata. Tirando giù una piccola, piccolissima bestemmia, che sarà stata? avevo 13 anni e mica li conoscevo tutti i nomi di dio.. Sta di fatto che il frate ha convocato mia nonna, con aria costernata le ha raccontato l'accaduto, scuotendo più volte la testa e mimando il fulmine che cala sul mio capino. 
Ricordo pomeriggi infiniti a sgranare rosari come penitenza, invece di guardare i cartoni o di scendere in cortile a giocare. Ma niente più messa, nè oratorio.
A quel punto, la libertà di recitare a mente i miei personali salmi al posto dell' ora pro nobis dovevo avercela stampata in faccia.

martedì 18 maggio 2010

annusatevi

Vizio e abitudine.
Annuso le persone come fa un gatto, appena ho l'occasione di rimanerci abbastanza vicina.
Vorrei saperle riconoscere prima di vederle, con qualcuno ci riesco, però devo ancora affinare l'odorato.
Nel bene e nel male.
Mia sorella profuma di anguria, ad esempio, pure d'inverno.
Cri sa di mandorle non tostate
Papà di prosciutto cotto
Lei di basilico, ma a volte di garofano e mi spiazza.
Quello sapeva di cumino. E il cumino io non lo sopporto.
Gli odori non arrivano a caso..

King For a Day, Fool For a Lifetime

di Faith No More

domenica 16 maggio 2010

Buvette

"Scusi, sa dirmi dov'è la buvette?"

La signora sembrava certa della domanda. Il marito teneva in mano una di quelle cartine enormi che ti danno all'ufficio informazioni dello sportello Turistifaidate presente in  ogni località turistica, degna di essere definita tale. Una di quelle cartine che una volta aperte sono inspiegabilmente non ripiegabili.
Era domenica, Roberta la sera prima forse aveva esagerato col rhum, comunque era stata male tutta la notte e ora dubitava di riuscire a pensare con cognizione. Insomma, era certa che l'unica buvette da lei conosciuta fosse quella del Senato, a Palazzo Madama, a Roma..  lei  faceva la hostess (si chiamava così?) nella stanza del Senato, a Palazzo Madama ma a Torino. Possibile che non se ne fossero accorti, 'sti due? Forse aveva capito male. Forse la signora aveva detto bunet?  
Si girò verso Fede, la collega ancora più stranita di lei e, intuito il vuoto nella sua mente, sorrise alla signora e gentilmente le disse che loro si occupavano solo della mostra temporanea, per maggiori informazioni doveva chiedere all'ingresso.
Intanto pensava.. c'era un senso logico nella domanda.. fatto sta che non si accorse che Fede la stava salutando, se ne andava, giornata finita per lei.
Ci volle una buona mezz'ora prima di far mente locale: rhum, Senato, buvette.. il bar!! la signora cercava il bar.. e dirlo prima??
Insomma, a fine turno ancora rideva, quando il cellulare che aveva in tasca vibrò. SMS. Di Fede.
"Ho cercato su google.. la bouvet è un'isola a sud dell'Antartico. La signora deve farne ancora di strada..."

Andiamo bene..

sabato 15 maggio 2010

istantanea

In quell'occasione, si accorsero di anticipare un desiderio.
Di fronte lui parlava e rideva, lei fissava il colletto della sua camicia bianca e immaginava di scostarlo leggermente con le dita, avvicinare il palmo della mano fino a sfiorargli il collo.
Un incontro perfetto.
E immaginavano il calore della pelle
e il fluire del sangue.

Anni Luce

di Diaframma


giovedì 13 maggio 2010

"cos'hai nella testa?"

Initials B B

di Serge Gainsbourg



D'un tratto, con la coda dell'occhio, vedo un petalo rosa sulla mia spalla destra.. e uno giallo lì vicino.
Toh, guarda, dev'essermi caduto sulla testa mentre passavo nel viale. Tutto quel vento e la pioggia..
Poi passo di fianco a una vetrina, mi giro per sbirciarmi e ne vedo altri, petali, ma tanti.
Per mettermi a fuoco, mi avvicino. Eh sì! Non ci sono più i miei capelli, al loro posto ci sono  petali, rosa e gialli.
Tutti a raggiera, tutti ariosi.
Oggi.
Testa di petalo.

martedì 11 maggio 2010

metti un cerchietto

Giovane emo, quei capelli vanno portati a modo..

Non perchè siano un'offesa a una qualunque idea di pettinatura. Non mi permetterai mai.
Non perchè quando fumi, a momenti ti prende fuoco la chioma. L'autolesionismo è problema tuo.
Ti dirò. Non mi preoccupo neanche tanto dell'impossibilità di capire se sei maschio o femmina..

Però secondo me, quando vai in bici, dovresti per lo meno tenerli su, che l'auto in sosta prima di accartocciarti non l'hai nemmeno vista.

lunedì 10 maggio 2010

da Bob

Ehi Bob!! perchè te la prendi così tanto..??
Insomma, l'hai scelta tu la  "location" - vicino al peggiore bar più frequentato della città.
Non ce l'avrai mica su con noi perchè da te non ci veniamo mai per consumare?
In fondo passiamo, salutiamo, qualcuno addirittura entra e dice "buonasera"  prima di uscire dall'altra parte!
Sai quante volte c'ho fatto un mezzo pensierino e rimuginavo "adesso entro e prendo un caffè.. dai, solo un caffè!!". La birra, NO Bob, mi rifiuto di prenderla da te.. tu sei famoso per i cocktail. E prendiamo questo cocktail... 
La sera che mi sono decisa, non eri chiuso? Ma che, si fa così?? Allora ho preso il pennarello e sulla serranda calata e  triste ho scritto 
Dove sei, Bob?..
Il giorno dopo l'avevi cancellato.
No, non si fa così. 
Sai che c'è? La prossima volta te la saldo la serranda, BOB.

domenica 9 maggio 2010

interno cortile

Sono vite distese sul ballatoio che li porta nei rispettivi appartamenti, scala A e B, interno cortile.
Lavano indumenti e li stendono ad asciugare, senza quasi mai alzare gli occhi, pinza calzino, pinza mutanda, pinza t-shirt.
L'inquilina del piano di sopra, guardandoli, bisbiglia.. "così rimarranno i segni. Bisogna stenderli con garbo, se non si vuol perder tempo a stirare."
Scala A "Grazie signora, lei è gentile, ammirevole nel preoccuparsi di come io userò il mio tempo libero. Ma forse non ha valutato che lo faccio apposta. Mi diverto a complicare, a sprecare, cerco scuse per non uscire, se non sul ballatoio. "
Scala B Per la prima volta, il dirimpettaio sembra accorgersi della sua presenza. Non dice nulla, ma molla la sua biancheria e le sue pinze di legno, corre in casa, afferra qualcosa, esce e scende gli scalini 2 per volta.
Si piazza nel centro del cortile e comincia a suonare il suo violino.
La signora, guardandoli, bisbiglia di nuovo.. "Così, rimarrà il segno..".

sabato 8 maggio 2010

discriminante

Videogioco della notte.
Ammazzane di più.. sissì, eticamente scorretto.
Ma non lo faccio nella realtà reale, insomma ognuno si sfrustra (avete capito bene) come crede.

venerdì 7 maggio 2010

Spritz di vitalità

"Troviamoci sui tetti..."
adesso che ha smesso di piovere e le due belve di pelo hanno smesso col sumo in camera, prenderei la scala della botola sul soffitto e farei un giro.
Magari non si vede un bel nulla di nulla, magari il rumore delle macchine è fastidioso, magari si sente anche odore di asfalto. O peggio di discarica, che tanto quella si vede sempre e, a un occhio inesperto, può pure sembrare romantica quella collina verde in lontananza, poi strizzi l'occhio e noti le luci gialle lampeggianti e ti viene da pensare agli U.F.O. Poi ci pensi bene. No, solo AMIAT, raccolta rifiuti.
Questa era la zona di confine, negli anni '60, a sentire mia nonna che abita qui da 50 anni, intorno c'erano solo prati e pantegane grosse come gatti. Passava la littorina per le valli di Lanzo e la ferrovia segnava la fine di un quartiere e l'inizio di un altro, quello che poi è diventato malfamato, quello dei tossici, quello delle Iacp, dei casermoni dove c'era lo spaccio da un balcone all'altro.
L'appartenenza al territorio ti "faceva" emarginato per circostanza.

Io la signora che abitava al primo piano me la ricordo ancora. Piccola, grinzosa e dispettosa.
A 80 anni ancora non voleva saperne di comperarsi la lavatrice "tengo pavura.. " diceva, obbligando il figlio 50enne a farle tutto il bucato a mano. Lui, becchino comunale, un'aria cupa e stanca, l'avevo visto solo e sempre vestito di nero, bianchissimo di pelle, quasi traslucido.
Qualche anno fa, lei nel sonno se n'è andata.
Dopo 2 settimane, lui scendeva dalle scale che sembrava Magnum P.I., con una camicia floreale stile hawaiano, andava al bar con gli occhiali da sole e un sorriso ebete. Abbronzatissimo.
Mai dire mai.

martedì 4 maggio 2010

signorina Primavera

Vabbè che volevi preparargli una cena a sorpresa
e per l'occasione sei andata a comperare 5 kg (dico 5!!) di lumache
si, si.. a lui piaceranno. In umido.
Peccato che nel baule della macchina, in tua assenza, siano scappate (s c a p p a t e?? le lumache??)
decorando il lunotto posteriore..
Che fare?
Raccoglierle, guardarle un po'.. no no no..
E' stata la pietà verso di loro, poverine,
e ti sei convinta a liberarle
nel suo giardino
-5 kg (dico 5)-
di chioccioline 
a banchettare coi lamponi e l'insalata
Le sue mani, di lui, nei capelli
quando con occhi spiritati
ti ha detto
"O mio dio!! ho il giardino invaso dalle lumache..!!!"

"mmh.. Sono un regalo.
Cioè per cena dovevano essere un regalo..
Ma  mi dispiaceva cucinarle.. Le ho liberate io"
" tu sei p-a-z-z-a!! ora le togli,
tutte,
una per una"

" Amore...ma sei scemo??"


Dopo 2 ore, lui con più calma.
"ok. erano i lamponi più belli e buoni che avessi mai coltivato.
Pazienza.
Ricorda due cose solo
1. non ti odio
2. non mi piacciono le rane fritte, ok?"

domenica 2 maggio 2010

Meduse



Mi ricordi l'odore e il sapore del mare.
Come pensare di poterli trattenere?
Meglio sentire e aspettare..
magari tornare.