La risposta è dentro di me. Ma io non avevo fatto domande. Senza saperlo, questo blog va, scemando.
lunedì 31 maggio 2010
un giorno qualunque
Ce l'avevo tutto lì nella testa il mio post di oggi, pensato e corretto.
Poi sul bus ho visto lei. 12 anni circa, capelli castani lunghi, occhi bellissimi, braccialetti argentati al braccio destro, una camicetta bianca con le maniche corte a sbuffo.
Lo sguardo perso, mentre la sua amichetta gesticolava e parlava ad alta voce.
E lei invece guardava fuori dal finestrino. Con gli occhi un po' lucidi.
Mi è venuta voglia di chiederle "Come ti chiami?".
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sarebbe bello se l'angelo del finestrino dagli occhi belli e un po' lucidi ti leggesse e venisse a dirti il suo nome... non succede mai, ma è già bello che tu me l'abbia fatto pensare.
RispondiEliminaUn abbraccio.
Magari era solo un po' di allergia! :-) Poesia, Patè, persino su un bus affollato.
RispondiEliminaLa poesia è sempre negli occhi di chi guarda.
RispondiElimina...Cristana...e tu?
RispondiEliminaadescatrice di minorenni!!
RispondiEliminagrazie, zio@
RispondiEliminabagnetto@ dev'esser proprio questa primavera. Stramba.
marziano@ gentile.
Cris@ sono Luce, io..
ubi@ e pensi sempre male, però!!!!!!