lunedì 31 maggio 2010

un giorno qualunque

Introducing the Dwights

di Janis Joplin



Ce l'avevo tutto lì nella testa il mio post di oggi, pensato e corretto.
Poi sul bus ho visto lei. 12 anni circa, capelli castani lunghi, occhi bellissimi, braccialetti argentati al braccio destro, una camicetta bianca con le maniche corte a sbuffo.
Lo sguardo perso, mentre la sua amichetta gesticolava e parlava ad alta voce.
E lei invece guardava fuori dal finestrino. Con gli occhi un po' lucidi.
Mi è venuta voglia di chiederle "Come ti chiami?".

6 commenti:

  1. sarebbe bello se l'angelo del finestrino dagli occhi belli e un po' lucidi ti leggesse e venisse a dirti il suo nome... non succede mai, ma è già bello che tu me l'abbia fatto pensare.
    Un abbraccio.

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  2. Magari era solo un po' di allergia! :-) Poesia, Patè, persino su un bus affollato.

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  3. La poesia è sempre negli occhi di chi guarda.

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  4. ...Cristana...e tu?

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  5. grazie, zio@
    bagnetto@ dev'esser proprio questa primavera. Stramba.
    marziano@ gentile.
    Cris@ sono Luce, io..
    ubi@ e pensi sempre male, però!!!!!!

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Ricorda: "Ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai niente. Sii gentile. Sempre". Poi lèvati dalle palle.