venerdì 30 aprile 2010

che post!

Sono intrappolata nella post.. ha chiuso lo sportell. 
Hanno chiuso anche l'ingress.. E adess??
Fatemi uscire da questo cazzo di post!!

giovedì 29 aprile 2010

Mare, le cozze e il mare

Sabato aprirò la calotta cranica con l'apposito cacciavite a stella, preleverò il contenuto (leggero, sì e piccolo) e lo poserò sul comodino. Poi partirò per il mare con l'amica del cuore (quindi si capisce che il cervello è giusto lasciarlo a casa).. due giorni due di niente che è tutto.
Parole, anche sciocche ma pur sempre parole
Passeggiate senza meta
Birra in spiaggia
Focaccia calda
Si spera, spaghettata con i frutti di mare, alla sera.
E se piove.. se piove sarà acqua ovunque.
Ma almeno una parte, sarà di mare.

martedì 27 aprile 2010

Questo post è deprimente

Non fa bene ascoltare certa musica.
A sentire "Intimisto" dei C.S.I. a periodi ci ho riempito quasi un secchio di lacrime.

(Neanche ho voglia di linkare il video..)

La mia proverbiale attitudine all'amore credo si sia sciolta in quel secchio.

E a Giovanni Lindo gli è partito un embolo da quando ha cominciato a frequentare Giuliano Ferrara. Mi rimane il dubbio se si sia drogato troppo o abbia smesso di drogarsi troppo presto.

Che tristezza..

lunedì 26 aprile 2010

sesto senso

Arriva un buon profumo dalla cucina, si sente lo sfrigolare della cipolla e poi delle zucchine tagliate sottili.
Se ci aggiungo un po' di curry e due gamberetti penso verrà una spaghettata che è la morte sua.. quel dito di vino bianco ci sta proprio, dai, metto metto.. tu aggiusta di sale che hai un sesto senso per il sale, la pentola sul fuoco -quella alta, io non sopporto chi li spezza gli spaghetti! - e già che vuoi apparecchiare la tavola, prendiamo i bicchieri alti,
di vetro colorato?
Questo vino è proprio fresco..
Dovremmo cenare insieme più spesso.

domenica 25 aprile 2010

"ti buco col raggio laser"

Hai questo dannato superpotere.
Non dovevi, certo non lo sapevi, è successo però..
Appena appena ti sei voltato, un'occhiatina veloce,
ti giri,
ci pensi,
ti rigiri.
Uh.. BAM!! ti è partito il raggio laser.

Adesso va meglio.
Attraverso quell'oblò, tu vedi quello che sta dietro.

sabato 24 aprile 2010

Simposio

C'è la signorina "principessa dei miei ciufoli" che, se quando arriva, non ti alzi a salutarla con inchini e riverenze, si ammoscia come la pasta scotta..
c'è il cantore dei suoi drammi che ti ammorba con le sfighe di tutta la settimana
c'è la fata dei tuoi giorni migliori
c'è l'ics man
c'è quello che chiamano "il fighetto" ma in realtà è Cucciolo dei sette nani
c'è quello che ti psicanalizza con le sue frecciatine, e se gli si accosta un simile, finge di non sentire
c'è quello che ti squadra tutta la sera da lontano, ma è miope, senza occhiali
c'è la comparsa scomparsa
c'è il mescitore di frasi scontate in saldo impacchettate male sugli scaffali dell'outlet più sfigato della provincia più lontana che non ha nemmeno un nome
c'è il trio pianoforte-chitarra-rutto che esegue solo per te un pezzo inedito, a cappella.. (?)
non si è mai troppi, certe volte.

giovedì 22 aprile 2010

il numero perfetto è l'1 più 1 uguale a 3

Quindi oggi - in pieno abbiocco da dopolavoro - ho elaborato questa mia teoria delle coppie belle, mentre osservavo duetti scorrermi davanti agli occhi (anche nei ricordi). Premesso che per coppia, in questo caso, non intendo quella più semplice(?) uomoedonna che stanno insieme, espletando funzioni e pulsioni eterosessuali, ma anche le coppie di amici e conoscenti uomo/donna, uomo/uomo, uomo/cane, gatto/cane, cacio/pere...
Queste belle coppie a guardarle creano quella che io chiamerò interazione armonica, che per me equivale a un vero e proprio spazio terzo che è due ma non [2] bensì [1 più 1].
Si genera un insieme perfettamente accordato, dove distingui e i protagonisti e quello che producono, come per un pezzo musicale ben suonato che è
1 - strumento/i-
più 1 - musicista/i
uguale 3 -musica.
Non sono come le coppie guscio dure e fisse, chiuse, in cui tutto disturba e a te, esterno, non ti si nota neppure a far fracasso; non sono come quelle aperte, troppo aperte in cui, se partecipi, uno si spettina e l'altro arrugginisce ed è finita la festa.
Di loro, coppie belle, mi piace questo spazio creato che è unico e accogliente, ti invita anzi a partecipare senza che tu te ne accorga. Probabilmente a questo punto non si sarà capito nulla della mia teoria, ma tant'è..!!
Così me ne stavo beatamente seduta sul tram a pensare a questo duo di sostanza che speravo mi attendesse: Gorgonzola [1] più Cipolle [1] sulla pizza uguale cena perfetta di stasera[3].

da un discorso mai concluso (e scusa se mi ispiro..)

Secondo me, dovresti estrapolare i vestiti molto prima dei concetti.
O no?

mercoledì 21 aprile 2010

piagnucola..

Continua, continua pure!
Raccogli i cocci di vetro a mani nude
stringendoli fino a farti sanguinare i palmi.
Lascia pure il resto a terra e camminaci scalzo,
sopra quella tagliente polvere sottile.
Vai.. passeggia lungo i sentieri di montagna,
sotto alberi zeppi di nidi di processionarie.
E in mare tuffati pure in mezzo a un branco di meduse!
Poi,
però,
non venirti a lamentare..

martedì 20 aprile 2010

almeno una volta nella vita

Vorrei vivere al mare (ma proprio sul mare)
vorrei avere un figlio di 16 anni
vorrei saper preparare la maionese
vorrei riuscire a mangiare un chilo di pasta al forno per cena
vorrei camminare sui trampoli o almeno saper indossare scarpe con tacco 12
vorrei saper giocare bene a scacchi
vorrei avere i capelli viola, senza fare tinte

vorrei ubriacarmi di birra weiss senza che mi spunti l'aureola di ghisa il mattino dopo..

lunedì 19 aprile 2010

simpatico come quest'inchiostro

Sei un lumacone.
Come tanti, solo che vestito bene.. Sai parlare, esser cortese, divertire; secondo me sai pure baciare e far l'amore come mai mi aspetterei.
Però tutta quella bava.. a volte ne produci così tanta che lasci la scia.
Imbozzoli le tue prede come pasticcini nella glassa.

domenica 18 aprile 2010

un jeans e un giubbotto di pelle nera

Metti che ti dicono che devi intervistare  un consigliere di circoscrizione (una a caso, la 2) in una città del nord  (una a caso, Torino) dove la lega ha preso un sacco di voti. Metti che questo consigliere è della lega (maddai) e ti concede l'intervista per parlarti dei problemi di condominio dello stabile di cui è amministratore (maddai).
Nel suo ufficio ci trovi due condomini a caso che ti raccontano della situazione insostenibile del quartiere.. troppi malintenzionati, mariuoli, neger, zingari. troppi. troppa umanità. Perchè non se ne tornano al loro paese? mmh.. ecco, alcuni sono nati qui.. Embè potevano nascere Altrove? Minchia!!

Comunque la scena è questa:
tipo1: Pensi che di giorno, questi qui entrano nel cortile e non solo usano l'acqua della fontanella per riempire le loro taniche.. Nooo.. questi usano anche quest'acqua per lavarsi!!!!!
tipo 2: Sisisi. E l'altra sera alle 8, o giù di lì, arrivano questi due (che chiaramente erano zingari, perchè avevano un giubbotto di pelle nera e i jeans - insomma vestiti come me, penso io) e io subito li fermo e gli dico "Ehi voi due, che fate qui?? Sciò, aria" questi mi guardano e dicono, "Stiamo andando a cena da un nostro amico..." "Ah si? e come si chiama questo amico?".. "Mario" fanno loro. "Eh già.. perchè qua c'è un sacco di gente che si chiama MARIO!!" insomma, non si può più vivere con questi qui che ti entrano in casa.
tipo 1: che poi si vedeva che erano zingari anche dalla faccia..

Bella intervista.

sabato 17 aprile 2010

"andiamo fuori a spargere il profumo di mandorle"

"E' come avere dei vetri rotti in casa.
Ma non vedo finestre. Eppure ci sono,
sono miei e io non so come prenderli
e come buttarli via. 
Lui era l'unico che vestiva bene questa casa.. "
Cri.S.

Non è farina del mio sacco. Non schegge dei miei vetri rotti.
Pensieri prestati, ecco. L'autrice mi perdonerà.. 

venerdì 16 aprile 2010

Mani

Uso le mani per lavorare, mi piacciono le mie, lunghe e nodose, diventeranno come quelle di mia nonna, lo so. Rugose, stanche e con qualche callo. Ma ancora vive.
Odio le mani sudate. Le mie lo sono raramente. Solo quando ho paura.. mi si blocca la lacrimazione e soffro così.
Quanto le muovo le mani?? gesticolo continuamente per riempire lo spazio. Credo che legandomele dietro la schiena, potresti uccidermi, dispettoso.
Non riesco nemmeno a immaginare di amarti senza usarle, queste mani.. Mi ricordo quel fidanzatino che mi baciava tenendo le mani in tasca.. No, non si fa.
Troppo belle le carezze, il freddo sulla pelle bollente, il caldo sulla guancia gelida, le dita che si cercano, si stringono, si abbracciano e giocano.
Rimango ancora  a guardarle appoggiate al volante, avvinghiate alla penna che scrive, sollevare il bicchiere, afferrare la mezzaluna per tagliare le verdure, picchiettare la tastiera. 
Le mie mani non hanno pregiudizi..

mercoledì 14 aprile 2010

"il Gorilla Vaichesei" suggerito da Totò

«Il Gorilla Vaichesei (Go-go gorilla) - Scimmione grosso e muscoloso, per natura pigro e pacifico, costantemente assillato da due uccellini.
Uno è il “Vaicheseiforte”, un uccellino verde che gli vola sulla testa e gli ripete: “Vai che sei forte gorilla, vai che sei il meglio, vai che puoi stendere tutti, vai che quello ti sta ridendo dietro, vai che quello c'ha una faccia che non mi piace, vai che se no ti sorpassa, vai che a quello gliela fai vedere tu, vai che a te non ti frega nessuno.”


Dopo un po' di questa musica il gorilla parte e picchia e spacca e mena e rompe e fracassa e spezza e minaccia e gonfia i bicipiti e alla fine è stanco morto e l'uccellino è sempre lì.


Finché ha il Vaicheseiforte posato sulla testa, il gorilla non riposa mai, non fa che attaccar briga e litigare, e si rovina la salute.
Si salverà solo se arriva un altro uccellino, il “Vaicheseiscemo”. Il Vaicheseiscemo scaccia il Vaicheseiforte dalla testa del gorilla e comincia a dire: “Vai che bell'impresa picchiare uno più debole, vai che sei scemo, vai che invece c'aveva una faccia simpatica, vai che cosa vuoi dimostrare, vai che c'è il sole.” Allora il gorilla si calma, ripone la clava e dopo un po' gli torna anche il sorriso, che anche se è un sorriso da gorilla non è tanto male.»

(Stefano Benni, "Stranalandia")



martedì 13 aprile 2010

matrioske

Ho sognato stanotte, di dormire su un prato con le lucciole intorno e di sognare; camminavo sott'acqua, nel sogno del sogno per cercare una conchiglia abbastanza grande da costruirci un giaciglio. E l'ho trovata, nascosta dietro un anemone, l'ho abitata e lì mi sono addormentata.
Nel sogno del sogno del sogno, tenevo per mano un bambino che all'improvviso cresceva e cresceva, diventava grosso e cattivo. Voleva mangiarmi! ho cominciato a scappare, senza voltarmi finchè sono inciampata e.. PUFF!! ero sveglia, nella conchiglia in un prato di lucciole. Accanto dormiva il mio bambino..
Ho richiuso gli occhi e continuato a sognare, nel sogno del sogno.

lunedì 12 aprile 2010

contrappasso

Il mio capo stamattina parlava del suo insegnante delle superiori. Istituto salesiano.
Parlava anche un po' disgustato dei metodi poco ortodossi di insegnamento, del medico (prete) che li tastava un po' troppo durante le visite, di quello che affermava pubblicamente di amare i ragazzini.
"Il mio vecchio insegnante di storia, sì.. era un po' morboso.. ora è diventato cieco. Completamente.."
Ho pensato: stai a vedere che non sono le pippe..

domenica 11 aprile 2010

la tessitrice

Per te
la vorrei proprio tessere una ragnatela..
da capo a coda
tutta intrecciata e colorata
un arcobaleno fatto a modo suo
non per trattenerti e mangiarti
e nemmeno per catturarti
a me piace vederti sospeso e fluttuante
sapere che stai ancorato
stabilmente libero
toccarti ogni tanto.
mai voluto prigionieri,
solo complici.



sabato 10 aprile 2010

che abbia inizio l'Ostensione

Io conservo alcuni oggetti come fossero reliquie.

Il borsalino di nonno, che nonno non usciva senza cappello, tutto sbarbato e profumato, nemmeno per buttare la spazzatura.
La fede nuziale di mamma, che di lei ben poco è rimasto, papà è stato per anni un'aspirapolvere di ricordi, ma questa è un'altra storia.
Un paio di foto ingiallite di quando andavo all'asilo, che avevo sempre la faccia imbronciata.


Non hanno forma di sacro cencio, i miei ricordi,  nè hanno impressa la sagoma di alcuna santità, non se li filano ricercatori, filologi, filantropi, prelati e pellegrini.
Nessun protettore civile alzerebbe un solo dito per tutelarli e non credo staranno mai in una teca ignifuga, antiproiettile,  antisfondamento, antigas, antimacchia, antigelo, antimuffa, ...
Ma restano le mie sacrosante reliquie.

giovedì 8 aprile 2010

potevo anche scrivere che siamo palindromi

Se tu finisci con me, nello stesso punto, arrivando dalla direzione opposta..

Ti leggo in uno specchio e mi ritorni - come me a rovescio.

E' la simmetria che si mostra agli altri, a me spesso sfugge se non la osservo con attenzione

(sono dannatamente distratta e distraibile)..

A star soli, così, si nota che manca un pezzo, quindi

o io continuo a ripropormi avanti e indietro

o mi decido a fermarmi e osservare te.

Allora ci trovo un senso, nell'insieme, che mi rincuora.

L'unione di una lettera.

mercoledì 7 aprile 2010

sulla stessa lunghezza d'onda

Si, ci intendiamo.
Tu pensi e io dico, prima di te.
Tu ridi e io dopo faccio la battuta. Che, già la sapevi?
Quando io cammino, tu mi hai quasi raggiunta
ci accarezziamo di parole.


E abbiamo sete insieme.

Si, si. Ce la intendiamo.

martedì 6 aprile 2010

Non cercare scuse

Contano proprio solo le "persone"..
Se sei un danno per la società, un opportunista, un inetto, un ladro e un violento, se calpesti gli altri più del marciapiede sul quale cammini, se sfotti chi lavora e suda perchè tu sei un raccomandato strafottente, sai quanto mi frega se sei ebreo, negro o omosessuale? se preferisci il sesso di gruppo o la masturbazione solitaria? se indossi il latex o ti vesti da suora? se credi in dio (uno qualunque) o sei animista? se hai una sfumatura di pelle bianco panna o nero carbonella? se te la fai con l'egregio direttore e/o con la sua segretaria?
Qui scopro che i razzisti peggiori sono quelli che, non avendo altre qualità (se non quelle che - a parer loro- li rendono oggetto di emarginazione) usano la discriminazione di riflesso per farsi giustificare le peggio cose.
Di fronte alle legittime proteste sanno solo risponderti: "ce l'hai con me perchè sono..":

1.cattolico/ebreo/buddista/musulmano
2.negro/indiano/arabo/albino
3.gay/lesbica/trans/vado con chiunque
4.bello/brutto/piaccio
5.vegetariano/vegano/macrobiotico/non mangio cereali
6.uomo/donna
7.leghista.. (beh, questo ha ragione forse..)

Non mi resta che ribadirgli il concetto. Puoi essere quello che preferisci per me, ma se sei uno/a stronzo/a, non cercare scuse.

lunedì 5 aprile 2010

Benedetto l'Imperatore

Prelati oscuri



domenica 4 aprile 2010

compagni di viaggio

Il corridoio è lungo stretto quasi ti ingoia.
Ci sono porte, ognuna con un colore diverso.. Le ho aperte cercando l'uscita.
Azzurra ha dentro il mare, aperto, salato, di vento e fresco.
Arancione è buia, intrigante però, e il mormorio resta dentro come una cantilena.
Rossa trattiene le fiamme. Senza fatica, lungo le pareti, salgono per  diventare un baldacchino.
Bianca mi acceca senza ritegno, ancora più lucida dietro. Solo finestre spalancate, cielo e fiori profumati.
Nera laccata mi dà i brividi quando la spalanco..
Poi mi hai sfiorato la spalla e preso per mano.
"Andiamo. Ti accompagno".

sabato 3 aprile 2010

sveltina sveltissima

Ti sarai sentito così una volta almeno?
Come in un rapido frenetico orgasmo, il tipo di penetrazione lampo che ti lascia stupefatto. Non per la qualità. No. Era solo tanto che non succedeva, allora ti abbandoni, come durante una scopata, dopo mesi che (praticamente) nessuno ti veniva addosso e dentro.
Era tanto che non succedeva.
Allora è normale lasciarsi sfuggire un gemito a sentire certe parole, leggerle, valutare che sono scritte -ripetute in testa- e tu le sfiori. Esistono davvero. Veloci!!!!
In fondo, in quel momento, ti accontenti di una sveltina. Sveltissima.

giovedì 1 aprile 2010

spazio tempo.. ma lèvati!

Sto viaggiando nel futuro. 
Qui sono talmente avanti, che mi sono doppiata e guardalo lì? 
Ho di fronte il passato. 
Così ora posso prenderlo a calci nel culo..