Io conservo alcuni oggetti come fossero reliquie.
Il borsalino di nonno, che nonno non usciva senza cappello, tutto sbarbato e profumato, nemmeno per buttare la spazzatura.
La fede nuziale di mamma, che di lei ben poco è rimasto, papà è stato per anni un'aspirapolvere di ricordi, ma questa è un'altra storia.
Un paio di foto ingiallite di quando andavo all'asilo, che avevo sempre la faccia imbronciata.
Non hanno forma di sacro cencio, i miei ricordi, nè hanno impressa la sagoma di alcuna santità, non se li filano ricercatori, filologi, filantropi, prelati e pellegrini.
Nessun protettore civile alzerebbe un solo dito per tutelarli e non credo staranno mai in una teca ignifuga, antiproiettile, antisfondamento, antigas, antimacchia, antigelo, antimuffa, ...
Ma restano le mie sacrosante reliquie.
che dire.. sacrosanta verità!
RispondiEliminala sindone di quel barbuto di 2000 anni fa ci fa un baffo grosso così
RispondiEliminaLo so che forse morirò pure prima di te..ma giuro che in caso mi darò da fare per conservare le tue sacre reliquie!..
RispondiEliminatutti@ e non avete nemmeno dovuto prenotare!!
RispondiElimina"In gennaio la neve ostenta sfarzo, ma nella stalla si gioca a carte" (proverbio popolare)
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