giovedì 8 aprile 2010

potevo anche scrivere che siamo palindromi

Se tu finisci con me, nello stesso punto, arrivando dalla direzione opposta..

Ti leggo in uno specchio e mi ritorni - come me a rovescio.

E' la simmetria che si mostra agli altri, a me spesso sfugge se non la osservo con attenzione

(sono dannatamente distratta e distraibile)..

A star soli, così, si nota che manca un pezzo, quindi

o io continuo a ripropormi avanti e indietro

o mi decido a fermarmi e osservare te.

Allora ci trovo un senso, nell'insieme, che mi rincuora.

L'unione di una lettera.

7 commenti:

  1. lo sapevo io che porta sfiga rompere gli specchi!....si spiegano i miei problemi con la "completezza"....uff

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  2. mi piace questa idea della palindromia!!

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  3. Mi auguro solo che la lettera che vi unisce non rechi qualche francobollo con raffigurato tale Mino R.

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  4. sblog@ tu sei completa anche senza specchi. Scusa se è poco..
    bionda@ mettiamola in pratica, allora!!
    manina@ se avessi almeno vinto l'asta.. poi al max lo incollo con la soppressata!!! ;)

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  5. Ho la sensazione che sappiate cose che su Marte non sono arrivate. Ma la palindromia è comunque una bella storia anche quassù. L'importante è, ogni tanto, fare quei due passi indietro per sincerarsi che ci sia sempre. Quando si è troppo vicini non la si vede (non è questione di distrazione).

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  6. hai montato lo specchio sul soffito, eh... :)

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  7. marziano@ grazie del consiglio.
    bagnetto@ ti amo!!

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Ricorda: "Ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai niente. Sii gentile. Sempre". Poi lèvati dalle palle.