Doveva presiedere una commissione quel pomeriggio.
Un giorno come tanti solo più umido, più caldo, più rognoso, più spento per il solo fatto di dover presiedere; voleva dire stare al chiuso in camicia-giacca-cravatta, seduto a un lungo tavolo, circondato da un tot di persone, 60% imbecilli, 30% indifferenti, 5% stronzi, 3% sagome di cartone, 1% amministratore delegato (che in qualsiasi momento poteva rientrare nelle altre categorie).
Non poteva cazzeggiare col telefono e questo lo rendeva ancora più incline alla sudorazione, ma poteva tenere l'auricolare (almeno il destro) e ascoltare musica, tanto per non farsi sopraffare dall'inutile vociare del vicino e dalla spiegazione inutile della brochure inutile di presentazione dell'inutile commissione.
L'aria era talmente umida in quella stanza, dopo due ore, che sembrava ci fosse nebbia, tanto che pensò -qualcuno sta fumando, non è cosa-.
Girò lo sguardo più volte e le gocce di sudore gli colarono sugli occhi:
vide che erano tutti in canottiera.
Un giorno come tanti solo più umido, più caldo, più rognoso, più spento per il solo fatto di dover presiedere; voleva dire stare al chiuso in camicia-giacca-cravatta, seduto a un lungo tavolo, circondato da un tot di persone, 60% imbecilli, 30% indifferenti, 5% stronzi, 3% sagome di cartone, 1% amministratore delegato (che in qualsiasi momento poteva rientrare nelle altre categorie).
Non poteva cazzeggiare col telefono e questo lo rendeva ancora più incline alla sudorazione, ma poteva tenere l'auricolare (almeno il destro) e ascoltare musica, tanto per non farsi sopraffare dall'inutile vociare del vicino e dalla spiegazione inutile della brochure inutile di presentazione dell'inutile commissione.
L'aria era talmente umida in quella stanza, dopo due ore, che sembrava ci fosse nebbia, tanto che pensò -qualcuno sta fumando, non è cosa-.
Girò lo sguardo più volte e le gocce di sudore gli colarono sugli occhi:
vide che erano tutti in canottiera.
Di quelle a
spallina e trama larga. Non poteva crederci.
Spuntava anche un ginocchio
nudo del tizio di fronte a lui che sembrava seduto a un chiosco di birra. Ma che cazzo succedeva?
Fece cadere la penna a terra, sulla moquettes che scoprì essere sudicia oltre il limite e chiazzata e .. avevano tutti calzoni corti o leggeri e sandali ai piedi, tranne il dirimpettaio che stava del tutto scalzo.
Tirò su la testa stava per dire -ma che cazz...-
Fece cadere la penna a terra, sulla moquettes che scoprì essere sudicia oltre il limite e chiazzata e .. avevano tutti calzoni corti o leggeri e sandali ai piedi, tranne il dirimpettaio che stava del tutto scalzo.
Tirò su la testa stava per dire -ma che cazz...-
Il ficus
nell'angolo era diventato una cecropia gigantesca e tutti lo fissavano
accigliati ma in silenzio.
Il sudore si fece gelido quando il tizio davanti
a lui abbassò finalmente la gamba, si sporse verso di lui col petto
appoggiando il braccio sinistro e porgendogli una pistola con la mano
destra.
"Tocca a te, Checco". Poi sorrise e aggiunse: "Tanto domani la cambiamo questa merda di moquettes".
"Tocca a te, Checco". Poi sorrise e aggiunse: "Tanto domani la cambiamo questa merda di moquettes".
bang !!
RispondiEliminaPerfetto.
RispondiEliminaArrivato a tutti in canottiera ho pensato fosse una nuova setta fondata da qualcuno così colpito dal mio avatar da prendermi per un guru... :-))))
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