mercoledì 5 agosto 2015

Il tricheco

La soglia della povertà è per me un disimpegno sulla realtà circostante; un ingresso, un corridoio, un tunnel, chiamatelo come vi pare, più spesso angusto che confortevole. E un ingresso, a rigor di logica, dovrebbe collegare, attraverso una porta, un dentro con un fuori.
Noi, sulla soglia, siamo gli indisponenti anelanti verso l'esterno - la comodità, la proprietà, la villeggiatura, il lavoro ben retribuito, la TV a schermo ultrapiatto, la serenità, ecc. - dove stanno i tali e quali a noi, ma con molto in più.
Noi, sulla soglia, siamo gli indisponenti vergognosi verso l'interno - l'indigenza, la nullatenenza, la disoccupazione, la disperazione, l'abbandono, ecc. - dove stanno i tali e quali a noi, ma con molto in meno.
Noi, sulla soglia, teniamo aperta quella porta, appoggiandoci pesantemente non per permettere la comunicazione tra quelli che stanno dentro (i poveri) e quelli che ne sono fuori (i ricchi), no. Noi cerchiamo il posto fisso, preferibilmente fuori.
Possedere una collocazione stabile ha la sua importanza. 
La permanenza stabile (dentro o fuori) crea socialità, partecipazione, appartenenza, in qualche occasione disturbi psicotici emotivi relazionali, però con soluzioni stabili, in entrambi i casi: droghe e altre sostanze psicotrope, più o meno legali, se siete molto sfortunati anche a carico dell'Asl.
La permanenza nel disimpegno invece deve essere percepita come transitoria, quindi ci si scanna e si sgomita perchè a tratti c'è più folla, sempre di più, lo spazio si assottiglia, manca l'aria in base alla rotazione dei corpi e finisce che alcuni se la prendono con altri disperati che vorrebbero avvicinarsi all'uscita, anche solo per una boccata d'aria. Ciò può creare in alcuni casi rabbia, odio razziale, qualunquismo, salvini, grillini, in altri, tipo me, tentativi di comprensione, di pacificazione tra le parti, seguiti da stordimento, alienazione, lalllalllaalaà e disturbi psicotici emotivi relazionali, con soluzioni instabili: droghe e altre sostanze psicotrope, quasi sempre illegali o del discount.
In fondo, Noi, in quel disimpegno, non ammetteremo mai il nostro non sentirci abbastanza. Abbastanza ricchi per l'invidia, abbastanza poveri per la pietà.
Ora è chiaro, per me, che per avere una precisa collocazione tra il dentro O il fuori, quelle qualità di cui sopra, nei trattini, te le devi riconoscere tutte, perchè a chi è sulla soglia, di norma ne manca una o più in alternanza; quando capita di ritrovartela, sposti con cautela le spalle con cui trattieni la porta e ti fai un giro di là o di qua, però sempre con ritorno nel limbo, facendo molta attenzione al rinculo. 
Io infatti questa soglia l'ho sempre immaginata (e poi vissuta) con una gigantesca porta, incernierata a molla tipo saloon, basculante, e che, se ti distrai un attimo, ma pure se sei concentrato e credi nella sfiga, agisce da dolorosa scòppola per la tua dignità. 
Perchè potresti avere l'opportunità che ti scaraventi dentro, sine die, concedendoti finalmente un posto fisso, anche se tra i reietti.
Perchè nessuno ci ha avvisato che la porta è sì basculante ma in un senso solo: infatti si chiama la soglia "della povertà", mica "della ricchezza". 

7 commenti:

  1. Risposte
    1. Ammuppets! https://www.youtube.com/watch?v=6m4FHjYINdA

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  2. certo che ci vorrebbero programmazioni a più ampio respiro
    non so se hai mai letto qualcosa sul mio partito degli under 70.000
    poteva esse un modo per regolare i disordini delle società consumistiche occidentali, però mi rendo conto che l'essere umano non vuole recinti, barriere, preferisce sognare e sperare con un gran colpo di culo di passare over
    70.000

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    1. L'essere umano è nato per il gratta e vinci. Ha le slot nel sangue.

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  3. certo che drogarsi come conseguenza di qualcosa e non per libera scelta, è un'alternativa seppur aberrante che non avevo preso in considerazione.
    checculo! un altro motivo per continuare a farlo!

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    1. La gente si droga male, malissimo, senza cognizione e senza preparazione.

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  4. È la soglia del disagio quella che indaghiamo troppo poco.
    In sostanza siamo pieni di soglie.
    Infatti.
    Siamo dei Soglioni...

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Ricorda: "Ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai niente. Sii gentile. Sempre". Poi lèvati dalle palle.