lunedì 11 luglio 2011

Tra-piantata

Dura un secondo la mancanza di questo buco nero di famiglia che ho
e che funziona al contrario;
mi ha sputata fuori come un seme di cocomero
estraneo al palato,
è stato un invito a mettere radici Altrove.

Nell'ultima stanza stava, quell'uomo gigantesco e scuro, seduto a gambe incrociate
con le spalle dritte
i capelli lucidi e bianchi di lampade al neon
come in certi uffici tristi da seminterrato
il viso nero e piatto senza tridimensione.
Aspetto da sempre che apra gli occhi.

Mio padre mi ha regalato un'intera batteria di pentole,
tutte senza coperchio.
"Quelli non ce li ho" ha detto.
Figurati io, papà. 
Per un secondo mi manchi ed è un secondo lunghissimo.

6 commenti:

  1. io me le metto in testa come elmetto

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  2. prima o poi bisogna tagliare il cordone, però l'importante è sapere che si ha sempre qualcuno su cui contare, purtroppo non siamo eterni

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  3. le famiglie che funzionano non esistono. quelle che sputano fuori e fanno mettere radici altrove almeno ti lasciano andare. senza coperchi è meglio

    (ma è il giorno dei papà dei blogger? sarà il terzo che leggo)

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  4. Ho imparato a fare i coperchi perché me le consegnavano senza.

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Ricorda: "Ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai niente. Sii gentile. Sempre". Poi lèvati dalle palle.