sabato 1 gennaio 2011

The cat is on the table

Che se uno dovesse decidere come trascorrere un sabato qualunque, andrebbe anche bene.
Invece è il primodigennaio duemilaundici e sto cercando di guardare un film da tipo 10 ore (e non è il Decalogo di Kieślowski) e vengo continuamente interrotta da quei tali cazzi che avvengono sempre il CapodiAnno.
C'è chi continua a spararsi petardi nel cortile condominiale con forte-fortissimo rimbombo e grosso-grosso disturbo per me. Neanche posso uscire sul balcone a urlargli di fare un pensierino sul luogo in cui dovrebbe infilarsene uno, perchè ahimè so chi è e quanto grosso è.
Ho spento apposta il telefono per non dover rispondere a nessun augurio indesiderato. 
Certi Buoni Anni da parte di ma chi? ma come? ma chi cazzo? sono fatti apposta per rimbalzarti la fortuna.
Poi se ne arriva mia sorella (santa donna, da cui non sono mai riuscita a trarre insegnamenti, se non per giocare e vincere a pinnacola) con la storia degli avanzi da finire, maddai è festa, non stare qui da sola..
Ma a me piace, soprattutto oggi.
Non sono sola. Stiamo facendo il ripasso dell'inglese.
Dai gatto, falle vedere..
Lui sa sempre dove posizionarsi.
Ora, finisco di vedere il film.

12 commenti:

  1. Uh, l'Inarritu che mi manca.
    Vediamo... ultimo di carnevale, o pasquetta?

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  2. Riattacca il telefono, magari c'è telecom con un'offerta favolosa, o il sondaggio della casa di cosmetici: col telefono staccato non saprai mai cosa ti perdi.
    Che poi, chiudi il telefono per non ricevere 'tanti auguri', pur sapendo che te li becchi lo stesso da un'altra entrata.
    Tiè, tanti auguri!

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  3. gatto@ ma i vostri non li consideravo come quegli altri..

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  4. Come ti capisco: il giorno di capodanno ho dovuto concederlo all'affollata solitudine della compagnia di tante bravissime ma poco stimolanti persone, ma che magia, invece, l'affollata e solitaria sera dell'ultimo: visto che l'unica scaramanzia del passaggio d'anno che mi piaccia è quella secondo cui ciò che fai all'inizio dell'anno lo farai per tutto l'anno, sono stato in compagnia di un bel film (telefono rigorosamente staccato), di Paul Auster, di Mozart, della mia scrittura, del mio gatto Isidoro spaventatissimo per la guerra mondiale scatenata dagli imbecillotti là fuori... Anch'io gradisco molto gli auguri di pochi amici veri, fra cui quelli specialissimi conosciuti via blog, ma quando sul cellulare arrivano quelle cagate preconfezionate e spedite a 100 indirizzi come circolari ministeriali non faccio altro che cancellarle, e se rispondessi sarebbe per dire vaffanculo...

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  5. Beata te almeno hai avuto un primo dell'anno discreto:)...la mia giornata di ieri è da dimenticare, salvo solo la sera a bere con mia sorella e un paio di amici:)

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  6. anche io di solito il 1 gennaio lo passo da solo, a dormire, a smaltire la sbornia della sera prima, a pensare a come riparare le minchiate fatte a causa dell'alcool che mi fa sempre dire cose di cui mi pento, soprattutto a capodanno.

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  7. verissimo
    a volte si sente la necessità di stare da soli, a farsi i fatti propri e quello che si ama di più, ma stai tranquillo/a che qualcuno viene a disturbarti...

    ciao!

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  8. Film interessante, petardi che palle (scoppiano pure ora qui intorno ... finiranno mai?).

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  9. Per caso accetta auguri disinteressati?
    Eventualmente, i miei sono pronti.
    ***

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  10. 33@ i tuoi si, sempre e li ricambio volentieri.
    :D

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Ricorda: "Ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai niente. Sii gentile. Sempre". Poi lèvati dalle palle.