ed ecco a voi, signore e signori un'eccellente alzata di palla da miss Patè a madame Dizaon che schiaccia, chiudendo definitivamente la partita.
Io da bambino volavo nella camera di una ragazzina inglese di nome Wendy che avevo conosciuto proprio mentre inseguivo la mia ombra. Poi lei me la cucì alla scarpa...
Io sono talmente nana che nemmeno il sole sbilenco delle 15.56 riesce a proiettare altissima la mia ombra :( (patè..t'amo..era un po' che non te lo dicevo :) ..immensa che sei :))
Diz@ la mia non mi parla da anni, pensa. marziano@ è che io ci farei un ballo.. Ubi@ Non ti ci vedo tanto con la calzamaglia verde :D ragno@ IO sono la tua ombra. gnappetta@ va là. Devi provare. Altissimerrima. Alli@ come te, sei grande solamente TUUUUUUU!!! guerrero@ serve luce sbilenca, ricorda. tu@ ..neanche ci fossimo dati appuntamento.
una si sveglia un bel giorno di primavera e si scopre controllore di volo...[quando mi mancherà troppo l'alitalia mangerò krumiri imbibiti di nescafé] :-)
Io porto sempre l’orologio. “Sai che ore sono?” Gli ho domandato dove. “Qui” ha risposto Tyler. “Qui dove siamo” Erano le quattro e sei minuti del pomeriggio. Dopo un po’ Tyler si è seduto a gambe incrociate all’ombra dei pali eretti. Tyler è rimasto seduto qualche minuto poi si è alzato ed è andato a fare il bagno. Si è infilato una maglietta e un paio di calzoni da tuta e si è apprestato ad andarsene. Ho dovuto chiedergli. Dovevo sapere che cosa faceva Tyler mentre dormivo. Se potevo svegliarmi in un posto diverso, in un momento diverso, potevo svegliarmi diverso io stesso? Ho chiesto a Tyler se era un artista. Tyler si è stretto nelle spalle e mi ha mostrato come i cinque pali erano più larghi alla base. Tyler mi ha mostrato la linea che aveva tracciato nella sabbia e come usava la linea per calibrare l’ombra proiettata da ciascuno. Certe volte ti svegli ed hai bisogno di chiederti dove sei. Quello che Tyler aveva creato era l’ombra di una mano gigante. Ora era sproporzionata ma lui mi ha spiegato come alle quattro e mezza in punto la mano era perfetta. L’ombra di una mano gigante era perfetta per un solo minuto e per un minuto perfetto Tyler si era seduto nel palmo di una perfezione che lui stesso aveva creato. Ti svegli e non sei da nessuna parte. Un minuto era abbastanza, ha detto Tyler, c’era da lavorare duro per ottenerlo, ma un minuto di perfezione valeva la fatica. Un momento era il massimo che ci si poteva aspettare dalla perfezione.
ecudielle@ ma no. In fondo penso che se non si comunica prima con se stessi, di se stessi, si ha ben poco da comunicare agli altri. Almeno, questo mi è capitato, alle 15 e 56.
l'ombra ha sempre una grande classe, da piccola le ho chiesto di cambiare i ruoli ma non c'è stato verso...sono anche cocciute
RispondiEliminaEd è una fortuna, visto che non puoi chiederle il divorzio.
RispondiEliminaed ecco a voi, signore e signori un'eccellente alzata di palla da miss Patè a madame Dizaon che schiaccia, chiudendo definitivamente la partita.
RispondiEliminaIo da bambino volavo nella camera di una ragazzina inglese di nome Wendy che avevo conosciuto proprio mentre inseguivo la mia ombra. Poi lei me la cucì alla scarpa...
Io e la mia siamo separata in casa
RispondiEliminaIo sono talmente nana che nemmeno il sole sbilenco delle 15.56 riesce a proiettare altissima la mia ombra :(
RispondiElimina(patè..t'amo..era un po' che non te lo dicevo :) ..immensa che sei :))
Qui alle 15:56 non c'era il sole.
RispondiEliminaE neanche adesso.
Così non ho problemi a confrontare lunghezze di ombre.
Io adoro vedere la mia coda proiettata sul muro. La vedo grande grande grande ...
RispondiEliminaSolo una volta all'anno il sole delle 15,56 è lí. Non dimentichiamolo.
RispondiEliminaDiz@ la mia non mi parla da anni, pensa.
RispondiEliminamarziano@ è che io ci farei un ballo..
Ubi@ Non ti ci vedo tanto con la calzamaglia verde :D
ragno@ IO sono la tua ombra.
gnappetta@ va là. Devi provare. Altissimerrima.
Alli@ come te, sei grande solamente TUUUUUUU!!!
guerrero@ serve luce sbilenca, ricorda.
tu@ ..neanche ci fossimo dati appuntamento.
I giorni passeranno, il sole smetterà di essere sbilenco. E noi cominceremo a ricordare la sostanza dei corpi proiettati dalle nostre ombre...
RispondiEliminauna si sveglia un bel giorno di primavera e si scopre controllore di volo...[quando mi mancherà troppo l'alitalia mangerò krumiri imbibiti di nescafé] :-)
RispondiEliminaDiz@ solo dei miei voli, però :D
RispondiEliminaIo porto sempre l’orologio.
RispondiElimina“Sai che ore sono?”
Gli ho domandato dove.
“Qui” ha risposto Tyler. “Qui dove siamo”
Erano le quattro e sei minuti del pomeriggio.
Dopo un po’ Tyler si è seduto a gambe incrociate all’ombra dei pali eretti. Tyler è rimasto seduto qualche minuto poi si è alzato ed è andato a fare il bagno. Si è infilato una maglietta e un paio di calzoni da tuta e si è apprestato ad andarsene. Ho dovuto chiedergli.
Dovevo sapere che cosa faceva Tyler mentre dormivo.
Se potevo svegliarmi in un posto diverso, in un momento diverso, potevo svegliarmi diverso io stesso?
Ho chiesto a Tyler se era un artista.
Tyler si è stretto nelle spalle e mi ha mostrato come i cinque pali erano più larghi alla base. Tyler mi ha mostrato la linea che aveva tracciato nella sabbia e come usava la linea per calibrare l’ombra proiettata da ciascuno.
Certe volte ti svegli ed hai bisogno di chiederti dove sei.
Quello che Tyler aveva creato era l’ombra di una mano gigante. Ora era sproporzionata ma lui mi ha spiegato come alle quattro e mezza in punto la mano era perfetta. L’ombra di una mano gigante era perfetta per un solo minuto e per un minuto perfetto Tyler si era seduto nel palmo di una perfezione che lui stesso aveva creato.
Ti svegli e non sei da nessuna parte.
Un minuto era abbastanza, ha detto Tyler, c’era da lavorare duro per ottenerlo, ma un minuto di perfezione valeva la fatica. Un momento era il massimo che ci si poteva aspettare dalla perfezione.
(chuck palahniuk, fight club)
mi raccomando, parliamo tutti insieme e faccia contro il muro che se no rischiamo anche di comunicare
RispondiEliminaecudielle@ ma no. In fondo penso che se non si comunica prima con se stessi, di se stessi, si ha ben poco da comunicare agli altri.
RispondiEliminaAlmeno, questo mi è capitato, alle 15 e 56.
patè, mi riferivo ai commenti
RispondiEliminaecu@ si. qui però ognuno scrive ciò che gli pare perchè a me pare. Sono una femmina imbecille anch'io, ma di larghe vedute.
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