Il mio Natale più bello fu nel 1983, quando l'addobbatissimo albero nano sul balcone prese fuoco per un corto circuito e papà pensò che l'incendio si poteva spegnere con lo spumante.
Non me lo chiedo più perchè sono così, come non mi vedete.
E' di famiglia.
L'augurio più sincero che posso fare a quelli che qui leggono, per questi lunghi giorni di festazza, è di ridere, forte e bene, come me quella notte.
Può essere che ci siamo capiti?
Ecco trovata la spiegazione.
RispondiEliminaForse e' questo il filo che lega noi di questa parte (non so quale parte, ma e' una parte ben precisa che un giorno dovra' essere definita): un padre che il piu' delle volte ha avuto idee sbagliate.
Mi hai illuminato, Luce.
Auguri di cuore,
Ettore Aldimari.
Può essere, può essere.
RispondiEliminaBaci a auguri, carissima: di serenità, felicità e tantissime pazzissime risate!
AHAHAHAHAHAHAHAHAH!!!
RispondiEliminaUna obesa risata di augurio, anche a prescindere dai padri e dai giorni di festazza.
ciao Patè..baci baci..:D
RispondiEliminaCi siamo capiti :)
RispondiEliminaRicambio l'augurio Patè mia...
Un abbraccio fortissimo
Oh cavolo si sta bruciando l'arrosto..corro a versarci del cognac!!!!!!
Sono assolutamente d'accordo. Vedrò che cosa posso fare, anche se con gli incendi non ho grande dimestichezza.
RispondiEliminaIl vero problema è quando prendono fuoco le palle. Lì sì che non c'è niente da ridere. ;)
RispondiEliminaDunque auguro estintori frizzanti alla mano e risate stellari a te e a tutti coloro che passano di qui. E' davvero la cosa migliore che si possa fare. Dopo essersi ingozzati di nocciolato, naturalmente.
ci siamo capiti. :) auguri! (ps: il mio natale più bello? l'anno scorso!)
RispondiEliminaeppure ci sarà anche qualcuno a parte me che in questi giorni di gaudia celebrazione di cristo lavora e odia quelli che festeggiano e non si curano di tutti gli altri stronzi che lavorano.
RispondiEliminavero?
temo di no.
emix@ scrivere e mandare auguri non significa non andare a lavorare. Non do particolari significati al Natale e sul festeggiamento ci vado cauta, ognuno lo vive a modo suo, solitario (magari non voluto) o frequentatissimo (e magari non voluto uguale). Diciamo che è una vacanza parecchio frequentata, questa, come la domenica e pure quello è considerato giorno del signore ma guarda caso è anche il mio giorno di riposo.
RispondiEliminaComunque hai ragione, lavoro sempre, per una volta che sto a casa, me ne fotto.
Whisky sulle fiamme, dillo a tuo padre!
RispondiEliminaLa notte è passata, passerà anche il giorno, e puntiamo all'anno 'detto' nuovo, che in realtà sarà la miliardesima fotocopia di quelli precedenti, con gli stessi patè, soprattutto di portafoglio e di salute.
Sii buona, come dice quello del balocco (mi pare sia lui).
Fantastico, non me ne ricordo uno così bello... Auguri Bella...
RispondiEliminae chi non ha riso affatto che deve fare?
RispondiEliminaoceano@ riprovare. Chiedi a me, che sono la persona più sbagliata.
RispondiEliminanatale prossimo e venturo
RispondiEliminariassunto:
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=h40hylym4b8
Anche io voglio dare fuoco all'albero! UFFA!:)
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