Dipende da cosa intendi.
Per me, è quieto chi è felice, chi sceglie di esserlo ora, sapendo di poter correre un rischio, poi.
Quanto è importante il presente?Che alla fine è sempre inizio, tutti tendiamo a stare stiracchiati tra le visioni fotografiche del passato (più o meno comodo, ma conosciuto) e le visioni oniriche del futuro (più o meno scomodo, ma incappucciato).
La tensione non fa che allungarci, sempre più, la tensione ci assottiglia.. a spezzarti basta un fruscìo.
Quanto vale il presente?Bisognerebbe essere alberi, con radici profonde, contorte e nodose ma sotterranee, con fusti solidi e rami protesi, allungati e aerei. Per poter avere frutti da far cogliere a qualcuno, chiunque sia.
Per rimanere alberi ora.
Però bisogna scegliersi bene la zona. Con tutti gli stronzi che non vedono l'ora di abbatterli...
RispondiEliminaEssere albero e albero in essere. Ce ne dimentichiamo spesso, immersi come siamo nei frenetismi contemporanei, nelle distrazioni dal naturale, nelle chimicità e nelle sofisticazioni, ma quando la natura prende il sopravvento sulle cose dell'uomo, quando l'eterno prende per il collo la temporaneità e l'effimero umano, mi piace e mi piace davvero molto.
RispondiEliminaVorrei essere un albero pure io ...per volare alto.
RispondiEliminazio@ bisogna essere alberi cazzuti e seminare finchè non gli invadi la strada che diventa un giardino e il salotto buono che diventa un orto.
RispondiEliminamanina@ così non si muore mai e poi mai :)
alligatore@ protendi i rami, allora!
Non ho la pretesa di essere eterno, mi limito ad osservare :-)
RispondiEliminam@ l'osservazione è un buon punto di vista. Ma si diventa voyeur.. Io voglio essere attore, protagonista assoluto. Altrimenti farei la ghianda. ;)
RispondiEliminaOh, io avevo sempre pensato di voler essere un ippocastano. Fin da quando ero piccolo, e mia zia mi portava a spasso ai giardini pubblici, io, tra un tiro e l'altro delle biglie, mi fermavo e guardavo con ammirazione gli ippocastani...
RispondiEliminaPoi sono cresciuto. E un giorno ho visto un documentario alla TV: ecco, ho pensato, io non voglio diventare un ippocastano. Io voglio diventare un ippopotamo.
E così è stato.
Ora sono un magnifico ippopotamo.
Quello che non farò mai, tuttavia, è la pubblicità alla Lines.
pincopallino@ la scelta è ottima, anche quella del nome, direi! :))
RispondiEliminaun albero quieto sente di essere quieto?
RispondiEliminastagon@ la domanda mi mette in difficoltà..
RispondiEliminaforse è importante solo che sappia di essere albero. Per me, almeno.
Anch'io vorrei essere un albero..
RispondiEliminaMa non un abete..vorrei mai che a natale mi addobbassero e cominciassero a GIRARMI LE PALLE!
grace@ però l'immagine di te addobbata con palle colorate e luci a intermittenza fa ridere, assai!! :))
RispondiEliminaSì..fa ridere..solo che io già so dove m'infilerebbero il puntale hahah!
RispondiEliminagrace@ ecco, ora ho sputazzato tutto il video e la tastiera.. :)))))))))))
RispondiEliminasperiamo che nessuno getti una sigaretta nel posto sbagliato, altrimenti sai che caldo!!
RispondiElimina;-)
buon inizio settimana ^____________^
pupottina@ e NO PERO'!!!
RispondiElimina:)